Stipendi pagati Sciotto continua

Autorizzazione arrivata, pagamenti dei tesserati avviati e completati. ACR Messina ha inviato domanda d’iscrizione al prossimo campionato di Serie D, dunque con tutta probabilità continuerà la propria attività federale nonostante il -14 di penalizzazione comminato per le inadenpienze della scorsa annata.

Scc Messina

Siamo preoccupati? Si, siamo preoccupati. E lo siamo ancor di più perché nonostante ci stiamo occupando del problema, non riusciamo a intravederne una via di uscita.
Quale sarà il Messina del futuro? Quale sarà la squadra che rappresenterà i nostri colori nella stagione 2025-2026?

Il nostro maggiore timore è quello di assistere, ancora una volta, alle solite lotte fra poveri.

Lo scenario, triste e per nulla entusiasmante, che si sta delineando in riva allo Stretto non scalda i nostri cuori, in quanto di ora in ora appare sempre più chiara la possibilità che vi siano più realtà a reclamare la palma di prima realtà cittadina. E noi non ci stiamo. Vogliamo chiarezza e che si giochi a carte scoperte.

La Società Cooperativa Calcio Messina, come saprete, ha lanciato la campagna associativa – e vi invitiamo a partecipare, per esserne parte attiva, le info le trovate sul sito www.sccmessina.it – in uno dei momenti più bui della nostra storia calcistica proprio per dare un segnale, per dire “noi ci siamo”. Ma con chi? Il calcio a Messina fa parte del tessuto sociale cittadino e l’Amministrazione ha il compito di occuparsene. Il 10 luglio, data in cui conosceremo le sorti dell’Acr Messina, se si iscriverà o meno al campionato di serie D, si avvicina. Ma noi non possiamo rimanere con le mani in mano. Siamo venuti a conoscenza della richiesta del rilascio del nulla osta per l’utilizzo del “Franco Scoglio” anche da parte del Messina 1947, ex S. Agata, e, sempre da fonti giornalistiche, abbiamo appreso di un interessamento della Messana a fare il grande salto.

Ci appelliamo all’Amministrazione comunale, in particolare al sindaco della città di Messina, Federico Basile. Sarebbe opportuno, a nostro avviso, che il Sindaco lavorasse al fascicolo calcio con l’intento di trovare la soluzione migliore per rilanciare la Biancoscudata, coinvolgendo tutti gli attori in campo.

Chiediamo ufficialmente all’Amministrazione comunale, quindi, di convocare e ospitare, in tempi brevissimi, prima del 10 luglio, un incontro con tutti i soggetti in causa. Alla luce del sole. Basta incontri in gran segreto o soluzioni da ricercare “sotto traccia”.

Troppe generazioni di tifosi hanno vissuto di pane e mediocrità. Messina merita altro.

Perché “se il destino sarà contro di noi, sarà ancora una volta peggio per lui”.

Due colori, una fede, un Messina.

Società Cooperativa Calcio Messina

#SccMessina #Calcio #Messina #Cooperativa

Comunicato Ufficiale

Registrato ufficialmente il marchio “Associazioni Calcio Riunite Messina”
Messina, 16 giugno 2025 – Con l’obiettivo di tutelare la storia, l’identità e la passione autentica per il calcio nella nostra città, comunichiamo di aver ufficialmente registrato il marchio “Associazioni Calcio Riunite Messina”, sia dal punto di vista denominativo che figurativo.
Una scelta dettata dalla volontà di proteggere il nome da usi impropri o speculativi da parte di soggetti non in linea con i valori dello sport vero. In un momento storico in cui il calcio a Messina ha bisogno di serietà, trasparenza e passione autentica, crediamo che questo gesto rappresenti un primo passo concreto verso una rinascita fondata su basi solide.
Il marchio e il logo saranno messi a disposizione di chi voglia intraprendere un progetto calcistico serio e sostenibile nella nostra città, nel rispetto delle regole, della passione e del territorio.
Ringraziamo il Dott. Vittorio Fiumanó e i suoi collaboratori per lo straordinario lavoro svolto, senza il quale non sarebbe stata possibile l’operazione.
Non ci interessano i proclami, ma i fatti. E questo è il nostro: difendere il nome, la dignità e il futuro del calcio messinese.
Il comunicato è stato pubblicato anche sulla nostra pagina Facebook, prima che la stessa sia stata segnalata e nuovamente sospesa.
Seguiranno aggiornamenti.
Il presidente
Antonino Indaimo”

SSC Messina

A seguito della decisione odierna del Tribunale di Messina, che ha accolto il ricorso presentato dall’Acr Messina e ha dato il via libera allo “Strumento di regolazione della crisi” come proposto dall’Acr per scongiurare il “fallimento” richiesto dalla Procura, riteniamo opportuno aggiornare sugli sviluppi di un incontro già previsto e tenutosi oggi tra il Dott. Dante Scibilia, advisor di rilievo internazionale e il Sindaco della città dello stretto, Federico Basile, promosso e facilitato dalla nostra cooperativa.

L’incontro, di natura interlocutoria, si è svolto in un clima di attenzione e responsabilità, alla luce del nuovo scenario delineato dalla pronuncia del tribunale.

È grazie al canale attivato dalla nostra cooperativa che il Dott. Dante Scibilia, da noi direttamente interpellato, ha confermato la propria disponibilità a essere parte attiva in questa fase e in quelle successive dello scenario calcistico cittadino.

La nostra Cooperativa continuerà a seguire da vicino l’evoluzione della vicenda giudiziaria che coinvolge l’ACR Messina, consapevole della sua rilevanza per l’intero tessuto cittadino.

Rimaniamo a disposizione per contribuire, con spirito costruttivo, a ogni iniziativa utile alla tutela dell’interesse collettivo e al futuro della società sportiva.

ACR Messina, scongiurata la liquidazione: sarà iscritto in D

L’ACR Messina a mezzo dei propri legali ha messo sul piatto l’iscrizione al campionato di serie D, per buona pace di nuovi-vecchi possibili soggetti interessati al calcio cittadino. Il sindaco riceve gente, fa videocall, come fosse il proprietario dell’ACR Messina. Gli unici interlocutori non sono sindaco e politici bensì gli attuali proprietari.
L’ACR Messina con questa decisione non solo ha messo al riparo il sodalizio, ma ne trarrà un indiscutibile vantaggio tenuto conto che il piano di ristrutturazione che sarà presentato potrà contemperare l’abbattimento del debito.

Abbandonati!

A “Pianeta Dilettanti”, trasmissione condotta da Nino Neri, è tornato a parlare il direttore sportivo Domenico Roma, soffermandosi anche sulla sua esperienza a Messina. Tutti gli sforzi profusi sul campo per tentare di salvare la categoria sono stati vanificati dalle vicissitudini societarie. La cessione “farsa” da Sciotto a Aad Invest Group, gli stipendi non pagati e la penalizzazione, fino all’amaro epilogo: “Sono arrivato a gennaio, vivendo sei mesi un po’ tribolati e particolari. Ci siamo ritrovati senza una proprietà, in quanto avevano fatto un passaggio di quote che in realtà non è mai stato completato, con una squadra che ormai avevo allestito. Ci hanno abbandonato e hanno disilluso le aspettative”.

Capolinea vicino?

Il destino dell’Acr Messina sembra ormai segnato. La retrocessione prima e la maxi-penalizzazione di 14 punti dopo, hanno reso ancora meno appetibile un titolo sportivo di serie D che peraltro è appeso ad un filo. Vanno versati circa 800mila euro di arretrati fra stipendi e contributi per potere ottenere l’iscrizione e poco conta il fatto che la Lnd dovrebbe confermare il 10 luglio come termine per l’ammissione al campionato (e il saldo della mensilità di maggio ai calciatori).

Davide Petrucci,il capitano!

Davide Petrucci, capitano del Messina, sui social ha salutato così i tifosi peloritani.

“Ho aspettato prima di scrivere questo messaggio. L’amarezza è ancora tanta, il dispiacere immenso. Quando qualcosa ti coinvolge così tanto non è facile trovare le parole giuste. Grazie a chi ha camminato accanto a noi in questo percorso, a chi ha condiviso sacrifici, sorrisi, silenzi e momenti indimenticabili. A chi ha creduto, sostenuto e contribuito anche e soprattutto nei momenti difficili. Porterò con me ogni singolo istante con orgoglio e affetto. Anche se purtroppo non è finita come volevamo, il legame e l’esperienza rimarranno vivi dentro di me

Cooperativa ultima spiaggia

La risposta al complicato momento del Messina, il cui futuro dopo la retrocessione in Serie D si giocherà tra le aule del tribunale e un’iscrizione in quarta serie sempre più appesa a un filo. Una risposta alle difficoltà che arriva dai sostenitori dal progetto della Cooperativa Calcio Messina, pronti a scrivere una pagina di storia in cui la squadra di calcio diventa davvero partecipata.

“Uniti tutto è possibile” scrivono, con il sogno che mercoledì 4 giugno alle 16,00 diventerà realtà, quando nello studio del notaio Nunzio Arrigo sarà sottoscritto l’atto di costituzione della “Società Cooperativa Calcio Messina”, iniziativa che punta a restituire voce, dignità e protagonismo ai tifosi messinesi. Sarà, nelle intenzioni dei promotori, la nuova casa di chi non vuole più essere semplice spettatore delle vicende societarie del club peloritano, ma attore diretto del suo destino.

Il progetto nasce da una chiamata alla responsabilità collettiva e si fonda su parole chiave come democrazia, partecipazione, trasparenza, sostenibilità, competenza e passione. In una fase storica in cui il futuro del Messina è ancora incerto, la Cooperativa intende porsi come una piattaforma stabile e autonoma in grado di operare in ogni scenario possibile, con l’unico scopo di garantire un futuro credibile e ambizioso alla principale squadra di calcio della città.

“Vogliamo creare qualcosa che non sia di proprietà di un’unica persona, ma di chiunque desideri farne parte – si legge nella nota diffusa dal gruppo promotore – dimostriamo a tutti che Messina è viva, non è schiava di nessuno e vuole scrivere la sua storia con le proprie mani”.

Una volta completate le formalità burocratiche, partirà ufficialmente la campagna associativa, che consentirà a chiunque di diventare socio della Cooperativa. Già da ora, però, è possibile manifestare il proprio interesse compilando l’apposito modulo online (visualizzabile al seguente link) pubblicato sulla pagina facebook “Cooperativa Messina Calcio – Salviamo il Messina”. Un modo per tenere alta l’attenzione e iniziare a costruire una rete di contatti e relazioni indispensabile per il decollo dell’iniziativa.

L’obiettivo è ambizioso: coinvolgere il maggior numero possibile di persone e capitali, così da poter prendere parte con voce autorevole a ogni trattativa o tavolo istituzionale che riguardi le sorti del calcio cittadino. La Cooperativa, sottolineano con decisione i promotori, andrà avanti “a prescindere da come andranno a finire tutte le vicende inerenti all’ACR Messina. Adesso sta a noi dimostrare a tutta l’Italia di che pasta sono fatti i messinesi, Sta a noi convogliare tutte le 600mila voci verso l’unico obiettivo: il bene del Messina. Perché uniti tutto è possibile”.

L’appuntamento del 4 giugno rappresenta quindi molto più di un semplice atto notarile: l’inizio di un percorso di chi vuole restituire identità e prospettiva a una piazza che ha conosciuto gioie e fallimenti, illusioni e rinascite, ma che non ha mai smesso di amare incondizionatamente i propri colori.

Fonte:Messinanelpallone.it

Krapikas: “Vergognoso che il Messina sia stato abbandonato al proprio destino”

Tre rigori parati, tanti interventi provvidenziali. L’esperienza e la grinta di Titas Krapikas non sono però bastati al Messina per centrare la permanenza in Serie C. La retrocessione maturata ai playout è un boccone amaro da digerire per l’estremo difensore lituano, tra i migliori in una stagione turbolenta, che su Instagram scrive il suo post di congedo: “Era l’epilogo che nessuno avrebbe voluto, ma spesso le battaglie peggiori si affrontano fuori l’area di gioco e, per quanto l’orgoglio ne sia uscito piegato, la dignità non l’abbiamo persa su quel campo. È stato un anno sofferto, colorato con tantissimi momenti di buio, in cui spesso abbiamo faticato a dare un senso a tanto sacrificio”.
L’ex portiere di Sampdoria, Spezia e Cerignola ha sottolineato gli sforzi profusi dal gruppo, pur tra mille difficoltà, in una situazione surreale, dal -4 agli stipendi non pagati: “Trovo vergognoso come una società calcistica con così tanta storia sia stata letteralmente abbandonata al proprio destino, ma ne abbiamo preso atto e abbiamo fatto di questa “follia” la nostra missione. La forza l’abbiamo trovata in un calore che soltanto determinate piazze sanno dare, nell’unione che ci ha portato a combattere, nella mano che ci hanno dato i tifosi quando nessuno era dalla nostra parte”.